Assessore regionale Bottacin a Thiene

L’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, accompagnato dal Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Vicenza Luigi Diaferio, ha fatto visita alla sede del capoluogo e al distaccamento di Bassano del Grappa, per poi completare il percorso con un incontro a Thiene insieme ai vigili volontari di Recoaro e di Thiene.

“Per la prima volta in questa legislatura – spiega l’assessore – la Regione ha attivato una convenzione con il comando interregionale, formalizzando una collaborazione allo scopo di creare massima sinergia e gioco di squadra tra la nostra Protezione Civile e i pompieri. Con lo stesso obiettivo abbiamo promosso anche una legge regionale dedicata a sostenere l’attività e la formazione dei volontari dei Vigili del Fuoco”.

“Una sinergia fondamentale soprattutto in eventi di particolare spessore – conclude Bottacin -, dove diventa decisivo unire le diverse capacità e dare risposte in tempi rapidi e con un ingente numero di forze in campo, come è stata ad esempio la tempesta Vaia”.

Grave incidente Ponte Verde

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Recoaro terme 24 novembre 2019

Grave incidente nella notte i località Ponte Verde a Recoaro Terme: tre giovani sono rimasti gravemente feriti in un’uscita di strada.E’ accaduto intorno alle tre lungo la strada provinciale Sp246: l’auto, con a bordo tre giovani, è finita contro un muretto ed è andata distrutta. Lo schianto,violentissimo, ha svegliato gli abitanti della zona, che hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti oltre al Suem i vigili del fuoco volontari, arrivati dal locale distaccamento: hanno messo in sicurezza l’auto ed utilizzando cesoie e divaricatori hanno liberato ed estratto uno dei feriti rimasto incastrato nell’abitacolo della vettura.I tre giovani sono stati stabilizzati dal personale del Suem 118 e trasportati in ospedale. Illeso invece l’autista. Le operazioni di soccorso sono terminate dopo circa un’ora.

Il pensiero di una mamma

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Ci sono dei pensieri semplici , ma fondamentali per chi crede in questa missione , così nel bene nel male , come quando suona la sirena e si parte per l’intervento , con l’intento unico di tornare in caserma stanchi ma felici per aver aiutato qualcuno , e qualche volta tristi per non aver potuto fare di più , ma consapevoli di aver fatto tutto il possibile per salvare una vita , un animale , un abitazione , una fabbrica che da lavoro a famiglie m tutto questo è il vigile del fuoco , tutti uniti permanenti e volontari per un unico scopo , il soccorso tecnico urgente a salvaguardia di persone , animali e cose.

Cascina di Alessandria

Alessandria 6 novembre 2019 Per fare saltare in aria la cascina di Quargnento (Alessandria) è stato usato un ordigno ‘fai da te’ con un materiale ben diverso da quello utilizzato dalla criminalità organizzata. Sul posto sono stati trovati degli inneschi: collegati ad una bombola inesplosa c’erano dei fili elettrici e un timer. Lo spiega il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri che coordina l’inchiesta per omicidio plurimo e crollo doloso. Sui corpi dei tre vigili del fuoco morti, sotto le macerie è stato eseguito l’esame esterno: dai risultati si capirà se sarà necessaria l’autopsia. Oggi gli inquirenti stanno ascoltando altre testimonianze. Per il momento non c’è alcun indagato e tutte le persone sono state ascoltate come “informate sui fatti”.

Sta migliorando il carabiniere rimasto ferito. Roberto Borlengo, 31 anni, sarà operato venerdì nell’ospedale di Asti. “Sono stato svegliato verso le tre di notte dai carabinieri che sono venuti a suonare alla mia porta per chiedermi di seguirli”, racconta il padre, Marco Borlengo. “Mio figlio, che è in servizio alla stazione di Solero (Alessandria), è stato sbalzato dall’esplosione e ricoperto di macerie. Oggi sta meglio, ha riportato ferite al viso e alla gamba. Ieri Roberto era distrutto – aggiunge – non per il dolore provato, ma per chi ha perso la vita”.

Un vaso di fiori e un biglietto: ‘Per i nostri eroi’. E’ quanto una mano anonima ha lasciato nella notte davanti alla cascina di Quargnento in ricordo dei tre vigili del fuoco Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo, morti lunedì notte nell’esplosione che ha distrutto l’edificio. Nel corso della giornata sono numerosi i cittadini del paese dell’alessandrino che hanno voluto rendere loro omaggio sostando qualche minuto davanti all’area posta sotto sequestro.

I vigili del fuoco morti ad Alessandria “chiamiamoli per nome Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo. Mariti, padri amorevoli, che hanno perso la vita in un incidente, forse un attentato. La magistratura indagherà e confidiamo che quanto prima se ci sono dei colpevoli avranno un nome e un cognome”, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti che indagano sull’esplosione in cui sono morti tre vigili del fuoco non si esclude, secondo quanto appreso dall’ANSA, quella di dissidi tra il proprietario dell’abitazione e il figlio, così come la pista legata al risarcimento assicurativo. Al momento, però, viene sottolineato, si tratta solo di ipotesi di lavoro: le indagini proseguono a 360 gradi.

La Procura di Alessandria ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per l’esplosione. Omicidio plurimo e crollo doloso di edificio i reati ipotizzati. Sulla vicenda gli inquirenti, che hanno ascoltato i proprietari della cascina e i loro familiari, mantengono il massimo riserbo.

Il proprietario della cascina di via San Francesco d’Assisi è stato ascoltato come persona informata sui fatti. La casa era disabitata e, per un certo periodo, era stata anche messa in vendita. Secondo il procuratore, l’uomo non ha riferito “nulla di significativo se non una mera ricapitolazione dei fatti. Sono tutte informazioni che vanno comparate, bilanciate, esaminate, pesate. Siamo ancora all’inizio dell’indagine: c’è un lavoro di accertamento tecnico, di attività scientifica affidata ai Carabinieri di Alessandria e del Ris di Parma. Stiamo lavorando”, ha concluso precisando che sono state sentite anche altre persone.Esplode cascina nell’Alessandrino: morti tre vigili del fuoco

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al prefetto Salvatore Mulas, capo dipartimento dei Vigili del fuoco, un messaggio: “In questa dolorosa circostanza desidero esprimere a lei e al Corpo la mia solidale vicinanza, rinnovando il profondo sentimento di fiducia e riconoscenza per la generosa dedizione al servizio della collettività”.

“La morte dei tre vigili del fuoco a Quargnento addolora tutta l’Italia. Il mio commosso pensiero alle vittime e un abbraccio alle famiglie e ai feriti. Solidarietà e pieno sostegno ai vigili del fuoco, eroi sempre in prima linea per garantire la nostra incolumità”, ha scritto invece il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su Twitter.

“Una preghiera e un pensiero per i vigili del fuoco morti questa notte e un abbraccio alle famiglie e ai colleghi feriti. Onore a chi mette in gioco la propria vita per salvare quella degli altri, l’Italia piange per voi”. Così Matteo Salvini, leader della Lega ed ex ministro dell’Interno.

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si è recata in visita ai due vigili del fuoco e al carabiniere feriti. “Ovviamente – ha riferito all’uscita dall’ospedale di Asti – sono molto provati, per loro è stata un’esperienza terribile. Non pensano a se stessi, ma ai compagni che non ci sono più. Sarà una prova molto difficile da superare”.

Matteo Gastaldo (46 anni), Marco Triches (38) e Antonino Candido (32)