Lotta contro gli incendi di interfaccia

COME FARE PREVENZIONE

Nella prima fascia intorno all’abitazione, con un raggio di distanza di almeno 1O m, è consigliato adottare le mag­giori precauzioni riducendo il carico di combustibile vege­tale. In quest’area bisogna prioritariamente considerare la tipologia delle specie presenti, e la loro distribuzione nelle spazio è preferibile pertanto utilizzare piante a bassa ca­pacità dì infiammabilità (ad esempio. evitare l’uso di macchia mediterranea, piante oleose e resinose). limitandone la distribuzione e la continuità nello spazio verticale e oriz­zontale. Nella seconda fascia, di 10-30 m , è consigliato comun­que operar e una riduzione del carico, seppur in misura mi­nore rispetto alla prima fascia. La copertura arborea non dovrebbe essere superiore al 40%. In caso di terreno in sensibile pendenza è opportuno aumentare la distanza tra le chiome, e tra queste e l’abitazione.

NORME PRATICHE PER LA PREVENZIONE

  • taglia regolarmente l’erba;
  • mantieni la base delle chiome degli alberi a minimo 2.5 m dal terreno per evitare la continuità verticale tra il suolo e la chioma;
  • mantieni le chiome degli alberi distanti tra loro almeno 2.5 m e distanti 5m da tetti e strutture;
  • per scongiurare /’effetto “miccia” evita la presenza di siepi senza elementi di discontinuità o siepi che terminano adiacenti all’abitazione;
  • mantieni le piante del giardino bene irrigate;
  • predisponi una riserva idrica multifunzionale (1,5 m3 di acqua)

GESTIONE DELLE STRUTTURE

  • mantieni i tetti e le grondaie pulite dal deposito di aghi e foglie;
  • mantieni sfiati e altre aperture pulite da foglie ed aghi, ed eventualmente installa una rete metallica a maglia stretta;
  • nella prima fascia (1O m) è consigliato /’installazione di un impianto di irrigazione;
  • è utile dotarsi di un tubo dell’acqua di una lunghezza adeguata per poter operare su tutti i lati de/l’abitazione;
  • installa gazebi e tende da sole con telo richiudibile;
  • proteggi con particolare attenzione i serbatoi di gpl;
  • non creare accumuli di legna e altro materiale facil- mente combustibile adiacente al/’abitazioni;
  • ricorda sempre dove si trovano le valvole di chiusura del gas ed il quadro generale della corrente elettrica;
  • conosci il piano di protezione civile comunale ed i numeri d’emergenza;
  • conosci quali sono le aree di attesa dove recarsi in caso d’evacuazione;
  • consulta il bollettino sul rischio incendio boschivo.

COME ESSERE E SENTIRSI PRONTI

Gestione del giardino e delle strutture:

  • chiudi le finestre e gli avvolgibili/persiane;
  • chiudi le tende da sole ed i gazebi;
  • proteggi le prese d’aria de/l’abitazione;
  • rimuovi materiale che può facilmente volare con il vento (ombrelloni, gonfiabili nelle piscine, vestiti ad asciugare, ecc.);
  • rimuovi eventuale materiale infiammabile temporaneamente presente nel giardino (residui di potature, ecc.);
  • sposta le auto in zone sicure (garage o aree prive di vegetazione e siepi) e chiudi i finestrini delle vetture;
  • chiudi rubinetti del gas;
  • disconnetti i sistemi automatici di apertura di porte e cancelli. Lasciando aperte le vie di accesso e di fuga

NORME DI COMPORTAMENTO

  • verifica e predisponi il tubo di irrigazione, ed eventualmente bagna il lato della proprietà dal quale proviene l’incendio;
  • attiva l’impianto d’irrigazione del giardino;
  • verifica chenon ci siano ostacoli nella viabilità di accesso all’abitazione e negli spazi di manovra che possono essere utili ai mezzi di soccorso;
  • vestiti con indumenti non facilmente infiammabili e cheproteggono tutto il corpo;
  • predisponi dei secchi con acqua e dotati di asciugamani da inumidire;
  • segui le indicazioni delle strutture locali di protezione civile;
  • awisa i vicini di quanto sta succedendo;
  • sposta in zona sicura gli animali, limitando per quanto possibile i loro confinamento in aree circoscritte;
  • non utilizzare i numeri d’emergenza per richiedere informazioni.

METTERSI IN SALVO

  • chiudi e sigilla tutte le porte con dei panni bagnati;
  • comunica la situazione alle autorità locali di protezione civile o alle strutture di soccorso e rimani in contatto con /oro;
  • stai distante dalle finestre (i vetri possono scoppiare con il calore);
  • trova riparo nella parte dell’abitazione opposta all’arrivo del fronte di fiamma;
  • tieni vicino una torcia ed alcuni secchi con acqua;
  • proteggiti dal fumo con un fazzoletto bagnato sul viso;
  • proteggiti dal calore con indumenti umidi.

COME EVITARE IL PERICOLO D’INNESCO

  • rispetta i divieti e le norme di abbruciamento dei residui vegetali disposte dalle regioni e dalle autorità locali;
  • rispetta i divieti e le norme di accensione de barbecue disposte dalle regioni e dalle autorità locali;
  • non accendere fuochi in giornate ventose;
  • fai attenzione quando svolgi lavorazioni che possono produrre scintille (ad esempio, smerigliatrici e saldatori) o di fiamme libere (ad esempio fiaccole);
  • fai attenzione a/l’utilizzo di macchinari e attrezzi agricoli con organi rotanti che, al contatto con il terreno, possono produrre fiamme libere o scintille;
  • non parcheggiare l’auto sopra erba o foglie secche;
  • non gettare mozziconi di sigarette o fiammiferi accesi;
  • rispetta i divieti e le norme per svolgere i fuochi pirotecnici ed il lancio delle lanterne cinesi.

La perdita di un Grande Uomo

Il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Recoaro si unisce ai famigliari , amici , Soccorso Alpino CNSAS , e a tutte le persone che lo conoscevano per la perdita del grande “uomo” che era Paolo , numerosi gli interventi che ci hanno visto collaborare assieme che in quel lavoro credeva fino in fondo , un lavoro fatto con certosina passione e con una professionalità impeccabile . Paolo era un grande uomo , un amico , la montagna l’avevi dentro , ora sei dentro quella montagna che tanto hai amato e che e stata compagna di una vita . Non eri certo uno sprovveduto , ci rivedremo la un giorno , tra le nuvole e sopra quelle nostre montagne. Grazie Paolo

Chi era Paolo

Espertissima guida alpina, Paolo Dani, 52enne di Valdagno, tra le vittime della valanga sulla Marmolada. “Come può una tragedia già immensa diventare ancora più grande. A noi sta succedendo questo”, il commento del Soccorso alpino veneto nel ricordare un apprezzatissimo e stimato collega. Dal 2012 al 2020 è stato a capo del soccorso alpino di Recoaro – Valdagno, dove era già vice capo, era tecnico di elisoccorso nella base di Verona dal 2003, istruttore regionale dal 2006, era guida alpina. “Paolo era molto altro. Non riusciamo a crederci. È tanto dura realizzare che non ti rivedremo. Non ci dimenticheremo mai di te”, dicono i soccorritori. “E ti penseremo sempre con il sorriso”.