Rogo a Valle Santa Felicita

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La Valle Santa Felicita è una delle valli più importanti del Massiccio del Grappa. Profonda e selvaggia, Valle Santa Felicita sbocca tra Romano d’Ezzelino e Semonzo a quota 200 metri , dal punto di vista escursionistico, è molto bella , si entra nella valle che presenta numerose pareti di roccia utilizzate come palestre , i sentieri che la risalgono sono principalmente 2 il 100 Campo Croce e il 180 Cima Grappa .

Altro incendio boschivo su un’altra zona molto delicata e anche difficile da raggiungere con gli automezzi se non arrivando fino al piazzale della Trattoria della Mena , situata proprio all’imbocco della valle , l’incendi sembra sia stato appiccato sulla parte del sentiero che sale verso monte campeggia 953 ( ex 53 ) , che poi arriva a Camposolagna nella strada Cadorna che porta a cima Grappa .

Un incendio si pensa doloso , ritrovata una tanica vuota in valle , ci sono dovuti 60 viaggi di elicottero e circa un centinaio di persone per avere la meglio sul fuoco .

Credo che sia inutile precisare che azioni così siano frutto di qualche mente malata , sono cose impensabili per una persona normale e credo ci sia bisogno di un giro di vite a queste persone , punizioni esemplari a questi piromani , punirne pochi per educarne tanti .

Bravi a quanti con il loro lavoro hanno collaborato e portato a termine questo difficile compito , sopratutto ai Vigili del Fuoco ed a quel lavoro che loro considerano una missione ” Flammas Domanus Donamus Cordem “

Quel dicembre nero 2015

cima larici

Forse non comprenderemo mai il perché di queste cose , forse non saremo mai capaci di superare la stupidità dell’essere umano a mettere a repentaglio persone, animali e cose , senza un preciso motivo che non sia un incidente , questo genere umano capace di distruggere quello che ha solo in prestito , quel delicato equilibrio delle nostre zone montane . Un grosso grazie a tutti quelli che si sono mobilitati per un unico scopo , a quelle persone che hanno lavorato insieme per un obbiettivo comune . I Volontari vigili del fuoco di Recoaro

Articolo del “Il giornale di Vicenza 28/12/2015 “

Valdagno . Ore 18.30. Ancora fiamme nell’Alto Vicentino. Nel pomeriggio si è infatti sviluppato un rogo anche sul Monte Civillina. L’incendio ha interessato inizialmente il versante recoarese, ma adesso sta intaccando anche quello scledense. Vigili del fuoco al lavoro. Sotto controllo l’incendio di Cima Pusterle.

ASIAGO. Ore 14. Pattuglie della forestale e squadre del servizio antincendio boschivo della Regione Veneto sono intervenute, verso le 12.30 di oggi, anche in località Turcio, tra Asiago e Lusiana, per un altro incendio. Il rogo è stato comunque domato e la zona è stata messa in sicurezza. Si tratta del quarto incendio in poche ore sull’Altopiano, dopo quelli di Cima Portule, dove i vigili del fuoco sono ancora al lavoro da ieri, in Val di Nos a Gallio e a Camporovere di Roana, che sembrerebbero invece domati.

Intanto la Regione Veneto ha diramato una nota per dichiarare lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi,dovuti alle attuali condizioni meteo-climatiche e della vegetazione.

Ore 10 Dalle 9 di questa mattina due velivoli antincendio Canadair stanno operando sulla montagna asiaghese per aver ragione dell’incendio che da ieri sta devastando le pendici del Portule, di Cima Larici e di Cima Bocchetta. Gli aerei anfibi sono decollati rispettivamente da Genova e da Ciampino e si riforniscono d’acqua sul lago di Caldonazzo (Trento). Complessivamente i tre fronti interessati dalle fiamme raggiungono i 100 ettari di estensione. Sul Portule, informano i vigili del fuoco, le fiamme sono in fase di esaurimento per aver ormai bruciato tutta la vegetazione; a Cima Larici stanno operando anche tre elicotteri, due trentini e uno del servizio forestale veneto.

Le fiamme su Cima Bocchetta sono state monitorate tutta la notte e i pompieri hanno impedito che scendessero di quota circoscrivendo di fatto l’incendio.

Al lavoro i pompieri di Asiago, Thiene, Vicenza e Recoaro, protezione civile Altopiano e protezione civile Enego, oltre ad una squadra di protezione civile del Trentino che sta monitorando l’incendio da monte.

Un incendio di sottobosco è stato segnalato alla sala operativa del 115 alle ore 9.30 in zona Val di Nos, a Gallio; sul posto sta operando un modulo incendio boschivo di Asiago. Un’altra segnalazione alle 9.40 della ripresa di un incendio a Camporovere di Roana, nella zona di Forte Rasta, già spento nella serata di ieri; sul posto stanno intervenendo i pompieri di Schio.

Altri roghi si erano sviluppati all’alba anche al Tretto sul monte Summano, che sovrasta Schio. In questo caso il tempestivo intervento dei pompieri ha limitato i danni a circa 2,5 ettari. Le fiamme sono state spente ed è in atto la bonifica da parte del personale della forestale.

LUNEDÌ 28 DICEMBRE

ore 18.30 Sono state interrotte le operazioni di spegnimento dell’incendio dell’aria boschiva tra Cima Portule e Cima Larici divampato nella tarda mattinata di oggi. I vigili del fuoco durante la notte rimarranno a presidiare con tre mezzi antincendio la strada battuta a quota 1800 metri che porta a Bocchetta Portula per evitare che il fronte dell’incendio possa abbassarsi sotto il livello della strada. Le operazioni di spegnimento riprenderanno domani mattina con le prime luci dell’alba.

I pompieri stanno anche operando a Camporovere di Roana, lungo la strada per “Forte Interrotto”, per incendio sterpaglia.

ore 17.48 Due elicotteri della Protezione civile del Trentino sono impegnati da alcune ore per contrastare il grosso incendio boschivo che si è sviluppato questa mattina attorno a Cima Portule. Il pennacchio di fumo è ben visibile anche in Valsugana e da altre zone del Trentino. Gli elicotteri della protezione civile, il cui intervento è stato richiesto dai vigili del fuoco di Vicenza, si riforniscono da un serbatoio d’acqua, alimentato con autobotti, montato dai pompieri volontari della Valsugana in località Sella.

ore 16.20 Rinforzo di personale da parte dei vigili del fuoco con l’invio sul posto delle operazione di due mezzi e quattro operatori dei vigili del fuoco volontari di Thiene.

ore 15 Sono ancora in corso le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato nella tarda mattinata di oggi in località Porta Renzola, tra cima Larici e cima Portule. Oltre venti ettari di bosco interessati. Oltre i vigili del fuoco sul posto con tre automezzi, stanno operando operatori della forestale di Roana e Asiago, volontari e l’elicottero dei vigili del fuoco di Trento.

ore 13 Un violento incendio  è scoppiato stamattina in Val Renzola, a 2000 metri, sul massiccio del monte Portule, nel censuario del capoluogo altopianese. Le fiamme, alte alcuni metri, si sono già estese per un’area di circa cinque ettari. Vigili del fuoco, pattuglie del Corpo forestale dello Stato e volontari antincendio dell’Altopiano e dal Trentino sono al lavoro per cercare di domare il rogo, ma la scarsità di acqua di questo periodo sta rendendo complicate le operazioni di spegnimento e contenimento. Sulle cause nessuna ipotesi è esclusa, aperta anche la pista del dolo.

Gerardo Rigoni

Frana del Rotolon

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Per noi il Rotolon e sempre stato li , dicono gli abitanti dei Parlati e delle contrade che sarebbero a rischio , per noi Volontari Vigili del Fuoco e una cosa da considerare perche sono già state fatte in periodi non tanto lontani squadre adibite al controllo di questa frana che per un discreto periodo di tempo non aveva i sistemi di monitoraggio a sensori , per mancanza di fondi , ora i sistemi sono montati e a quanto pare in uso per poter rendere più controllato e nella speranza non ci sia mai bisogno un eventuale evacuazione della popolazione , noialtri del resto ci prestiamo a questo onere che fa parte della nostra preparazione tecnica .

Giornale di vicenza 12 novembre 2014

Allerta Rotolon: la pioggia abbondante di questi giorni ha superato quota 300 millimetri, vale a dire la soglia oltre la quale scatta l’allarme rosso in contrada Parlati di recoaro Terme. Il Comune non sta con le mani in mano e il sindaco Giovanni Ceola conferma che «si sta lavorando su due fronti: con gli uomini dell’ufficio tecnico comunale e con i vigili del fuoco recoaresi. Le due squadre si stanno alternando di giorno e di notte per monitorare l’alveo del fiume e la “frana rossa”, utilizzando una fotocellula». Intanto è stato attivato anche il gruppo Aib di Protezione civile di Recoaro e la squadra Rotolon formata da residenti volontari. Attivate anche le luci d’emergenza per illuminare le vie di fuga. «Lo stato è quello di preallarme ma considerata la pioggia caduta soprattutto nelle ultime ore il territorio sta reggendo bene», osserva Ceola. Certo le previsioni non lasciano spazio all’ottimismo, visto che è prevista ancora pioggia che andrà a sommarsi a quella già scesa su un terreno zuppo d’acqua. (…)

Regione Veneto Comunicato stampa N° 71 del 13/01/2015

FRANA DEL ROTOLON. STIVAL: PROSEGUIRA’ IL MONITORAGGIO

(AVN) – Venezia, 13 gennaio 2015

Nell’ambito delle attività di prevenzione del rischio idrogeologico associato alla frana del Rotolon nel comune di Recoaro Terme (Vicenza), continuerà a restare attivo il sistema di monitoraggio e allarme installato a seguito dell’evento alluvionale del novembre 2010. Con questa finalità sarà stipulato un accordo di collaborazione fra la Regione, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Comune. Lo prevede un provvedimento adottato dalla giunta regionale su relazione dell’assessore alla protezione civile Daniele Stival. La Regione ha previsto per questo un contributo di 50 mila euro al CNR e di circa 10 mila euro al comune.

La frana del torrente Rotolon è un fenomeno conosciuto da lungo tempo. L’ultimo importante episodio risale al 4 novembre 2010, quando, dopo un periodo di intensa piovosità, una massa di circa 320.000 mc si è mossa dalla parte alta del bacino, evolvendosi parzialmente in una colata di fango e detriti. E’ stato istituito un centro operativo comunale e predisposto un sistema di monitoraggio a vista 24 ore su 24 con l’ausilio dell’Esercito, dei volontari della Protezione Civile, del Corpo Forestale dello Stato e del Soccorso Alpino. In seguito a incontri e sopralluoghi tra vari enti è stata riconosciuta la necessità di integrare e progressivamente sostituire il monitoraggio a vista con un sistema strumentale. Il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha incaricato dell’esecuzione i Centri di Competenza Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per la Protezione Idrogeologica e Università di Firenze – Dipartimento di Scienze della Terra, attraverso convenzioni che hanno consentito l’attivazione ed il funzionamento dei sistemi di monitoraggio ed eventuale allertamento della popolazione in caso di evento. Parallelamente è stato sottoscritto un accordo con il comune per attività di supporto. Le convenzioni sono scadute a fine 2012 con il termine della gestione commissariale dell’emergenza ma i sistemi di monitoraggio sono stati ugualmente mantenuti attivi dai centri di competenza in collaborazione con il Comune.

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Rubata attrezzatura dal Camion

6 dicembre 2017

Castelsangiovanni – Piacenza

Ladri rubano l’attrezzatura di soccorso dal camion dei vigili del fuoco

Grave e inquietante episodio in un parcheggio a Castelsangiovanni. I malviventi hanno approfittato di un attimo in cui il personale non era a bordo del mezzo. Indagano i carabinieri

Rubare le attrezzature ai vigili del fuoco. Accade anche questo, purtroppo, quando ormai i ladri non si fanno più alcuno scrupolo. E’ successo la mattina del 5 dicembre a Castelsangiovanni,  dove qualcuno ha approfittato del camion dei pompieri posteggiato momentaneamente nel piazzale del supermercato Coop per depredarlo delle preziose attrezzature di soccorso pronte all’uso custodite negli appositi vani esterni, mentre il personale non era momentaneamente sul mezzo. Si tratta di materiale professionale tecnico e specifico per le delicate operazioni che i pompieri compiono ogni giorno in soccorso delle persone. Pare che, nello specifico, oltre ad attrezzi vari per ogni genere di intervento, i ladri abbiano portato via tutta l’attrezzatura che viene utilizzata negli incidenti stradali per liberare le persone incastrate nelle auto e per la messa in sicurezza. Il tutto proprio nei giorni in cui si festeggia Santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco.

Delle indagini se ne stanno ora occupando i carabinieri della Compagnia di Piacenza. Non si può escludere che possa essersi trattato di un furto su commissione, e che i ladri possano aver atteso il momento opportuno per agire, dato anche il fatto che l’attrezzatura rubata – di alta qualità – avrebbe un valore che sfiora i 15mila euro, e dunque rivendibile sul mercato clandestino.