Questa e l’Italia

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Non e giusto polemizzare sui morti , su quei morti che intervenuti per una missione di salvare vite , sono periti durante il loro “lavoro” un lavoro in molti caso pieno di imprevisti e di trappole cui non si sa bene con chi e cosa ci si confronta , non e giusto incazzarsi e bestemmiare , non è possibile che in una nazione chi mette in gioco la vita ogni giorno deva pagare un caro prezzo , e che le famiglie oltre alla gravissima perdita subita debbano subire questo ulteriore oltraggio , sono molto rattristato per queste morti assurde , ma sono molto arrabbiato per questo governo di ladri , fancazzisti e finti buonisti da quattro soldi quando chi mette in gioco la vita non ha nessuna possibilità di difendersi  e per farlo sia costretto alle peggiori umiliazioni . Noi siamo con voi , vigili del fuoco , polizia di stato , carabinieri e tutte quelle forze che hanno dato per anni lustro in Italia , ma che vengono continuamente aggredite , bistrattate ed umiliate . Un Volontario 

Nazionale – 

USB VV.F. SCRIVE AL SOTTOSEGRETARIO.
VIGILI DEL FUOCO SENZA ASSICURAZIONE, IL MINISTERO DELL’INTERNO MANDA ALLO SBARAGLIO I POMPIERI E SE CAPITA UN INFORTUNIO BISOGNA ANTICIPARE LE SPESE DI TASCA PER CURARSI

Italia , ma che vengono continuamente aggredite , bistrattate ed umiliate . Un

Volontario 

Lavoratori,

È scaduta la copertura assicurativa e di rimborso delle spese sanitarie che i vigili del fuoco fino a ieri usufruivano ed erano “coperti”, grazie ad un sistema che in qualche modo permetteva una certa salvaguardia in un momento come questo di crisi non prodotta dai lavoratori, adesso è venuta meno!

art. 38 della nostra Costituzione, “i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria”… (omissis), cosa che nel corpo nazionale non avviene.

I vigili del fuoco fino a ieri, con i proventi dei servizi a pagamento, si sono sempre pagati di tasca propria in modo sussidiario le anticipazioni di spese per malattie ed infortuni in quanto il dipartimento dei vigili del fuoco, anche in caso di gravissimi infortuni, NON paga le spese sostenute se non a chiusura dell’incidente e con tempi alquanto lunghi.

I pompieri, fino ad oggi sono vittime di una serie di passaggi parlamentari che sono stati penalizzati ed hanno inciso sui PROPRI soldi con un ulteriore taglio del 50% per pagare una crisi, ribadiamo, prodotta da altri; oggi i flussi di fondi che dal ministero dell’economia passano a quelli del ministero dell’interno, per poi essere destinati al dipartimento, che a sua volta venivano accreditati all’Opera Nazionale di Assistenza per il personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono stati ridotti al lumicino.

USB VVF ritiene che una categoria che rischia ogni giorno la vita e la propria salute per il paese deve essere tutelata da una qualche forma di assicurazione sanitaria pubblica o comunque organizzata, a carico dell’amministrazione da cui dipende.

USB VVF, nel ritenere che l’assistenza sanitaria al personale non può ricadere sui singoli lavoratori, lasciati completamente in balia delle assicurazioni private o polizze che raffrontandosi proprio con la pericolosità del lavoro da noi svolto, risultano costose ed in ogni caso inadeguate.

29 marzo 2018 Non avevano copertura Inail i vigili del fuoco uccisi dal rogo di Catania. E le tivù, comprese quelle di Stato, impegnate a dare notizie sin troppo dettagliate delle esequie del presentatore Fabrizio Frizzi, hanno persino scordato di ricordare due veri eroi. Nessuno si è preoccupato di dare risalto ai funerali celebrati in forma solenne, sia a Catania che a Trapani, di Dario Ambiamonte, 40 anni, e Giorgio Grammatico, 36, i due pompieri rimasti uccisi nell’esplosione, il 20 marzo scorso, del piano terra di una palazzina del capoluogo siciliano. La deflagrazione provocò anche la morte di un anziano che l’aveva in affitto, Giuseppe Longo, di 75 anni, e il ferimento di altri due pompieri, Marcello Taormina, 54 anni, e Giuseppe Cannavò, 36.

Fra i politici, l’unico ad essersi ricordato di loro è stato il ministro dell’Interno Marco Minniti. Dura la presa di posizione di Costantino Saporito, coordinatore nazionale dell’Unione sindacale di base (Usb) dei vigili: “Morti bianche – ha scritto il sindacalista – è un modo gentile di definire dei delitti a volte dei veri e propri omicidi sul posto di lavoro: sono invece vittime, come i loro familiari … Quante volte è già successo dall’inizio dell’anno, quante volte abbiamo visto divampare il fuoco, piuttosto che nuvole di veleni da depositi, fabbriche, magazzini?”.

Il j’accuse non si ferma qui. “Ma se un tg o un politico parlano di allarme sicurezza state sicuri che si riferiscono ai migranti, non ai lavoratori uccisi nel nome del profitto. Del resto sono solo dati che finiranno nel freddo calcolo che leggeremo tra qualche anno in un almanacco che racconta solo numeri e nasconde le storie”. L’attacco alla Rai di Saporito è veemente. “Ma perché la tv di Stato è rimasta muta? Non li celebra e non li ricorda? Forse pure lei, la tivù, è la vittima di una informazione “bianca”, incolore? Non facevano abbastanza notizia i due vigili catanesi? Sono altre le notizie che attirano l’attenzione, forse la bufala che vuole l’immigrato nella suite di lusso con la WI-FI? I luoghi comuni insomma di una propaganda becera, che semina odio e dimentica i suoi eroi”.

Sgomento, rabbia, amarezza, i sentimenti che in queste ore buie hanno preso d’assalto il cuore dei vigili che, tra l’altro, non usufruiscono, scandalo nello scandalo, dell’assicurazione Inail. “Siamo gli unici lavoratori senza copertura Inail”, ha svelato Saporito, “da sempre stiamo chiedendo di goderne, ma i governi hanno altro da fare e un diritto sacrosanto resta negato”. Per coprire gli eventuali infortuni, anche i mortali, “l’Opera Nazionale Assistenza (ONA), che dovrebbe essere la nostra cassa mutua ha stilato un’assicurazione con Unisalute pagando 2.500.000 euro con un premio massimale di 1.500.000 euro per 34mila pompieri”, ha spiegato il coordinatore dell’Usb. Uno scandalo.  Il sindacato ha chiesto che il governo convochi subito le parti affinché si lavori per l’acquisizione della copertura. “Chiediamo ai cittadini di unirsi al dolore ma anche di sostenerci in questa battaglia affinché la perdita di due nostri colleghi non rimanga un freddo articolo di cronaca”, ha concluso Saporito.

Alle esequie, celebrate dall’arcivescovo metropolita di Catania Monsignor Salvatore Gristina (che come al solito ha parlato di “tragico evento”), oltre a Minniti erano presenti il capo dipartimento dei vigili del fuoco Gioacchino Giomi ed il capo dipartimento della protezione civile nazionale Prefetto Bruno Frattasi. Ai funerali ha partecipato una delegazione del coro del Teatro Massimo Bellini. La salma di Ambiamonte è stata portata in corteo su un’autoscala dal comando provinciale dei vigili del fuoco e ha attraversato alcune vie del centro della città prima di giungere nella Cattedrale, salutata da un lungo applauso. Ma gli applausi non possono bastare: occorre dare un senso a questo dramma.

Paolo Salvatore Orrù

Usb: i vigili del fuoco morti a Catania non avevano assicurazione INAIL, come tutti i pompieri. Ora basta

Catania, 21/03/2018 09:11

Sgomento, rabbia, amarezza questi sono i sentimenti che si sono mescolati durante tutta una notte passata tra le macerie di una esplosione e i telefoni che impazzivano.
Due colleghi distesi per terra e due portati di corsa in ospedale. Siamo rimasti tutti senza respiro!
Sono uscite foto, tra le nostre chat, frammenti di corsi ed emergenze passate dove ognuno di noi ricordava Dario e Giorgio nella propria esperienza personale. Questa mattina tutti abbiamo aperto subito il sito ufficiale del corpo nazionale: nessuna notizia ancora!
Poi sale la rabbia: siamo gli unici lavoratori senza copertura INAIL!
Come Unione Sindacale di Base chiediamo da tempo, troppo, di godere di questa copertura. Ma il governo – i governi – hanno altro da fare e un nostro diritto sacrosanto rimane negato, nonostante in questi momenti, in tutti i momenti della giornata di lavoro, ci darebbe quella tutela necessaria a chi come noi di mestiere “salva le vite”.

È necessario, è indispensabile che anche i vigili del fuoco abbiano la copertura INAIL. Non possiamo più accettare di essere l’unica categoria non tutelata quando ci facciamo male o, come nel caso di Catania, piangiamo un dolore estremo!
Noi, vigili del fuoco, con un solo secondo di lavoro guadagniamo una intera vita di stipendio. Ma oggi non vogliamo fare polemica sul salario, 1350€ non giustificheranno mai la vita che facciamo. La copertura INAIL però la pretendiamo per rispetto verso tutti i vigili del fuoco che ogni giorno rischiano la propria vita senza chiedere mai nulla in cambio. Il telefono squilla e noi partiamo ma poi cosa succede?
Come Usb chiediamo che il governo convochi urgentemente le parti affinché si lavori immediatamente sull’acquisizione del diritto INAIL per tutti i vigili del fuoco. Chiediamo ai cittadini di unirsi al nostro dolore ma anche di sostenerci in questa battaglia affinché la perdita di due nostri colleghi non rimanga un freddo articolo di cronaca.

Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco Unione Sindacale di Base

Capo del Corpo nazionale volontari

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PUBBLICATA LA NOTA DEL CAPO DEL CORPO NAZIONALE di chiarimento sulla formazione del personale volontario e di FORTE IMPULSO a CORSI d’ INGRESSO , PATENTI e CAPO SQUADRA VOLONTARIO !!!!!

Mentre altri si dilettavano in una sterile polemica chiedendosi che cosa stavamo facendo, noi dell’Anvvfv nel silenzio abbiamo lavorato ed ecco finalmente arrivato il risultato di tanto duro lavoro fatto di incontri , lettere e istanze finalmente colte dall’Amministrazione .

Chiarito una volta per tutte ( si spera ) che il corso di primo ingresso e’ di 120 e non 160 , 200 ore come alcuni comandi con fantasia hanno preteso di fare ( non esistono le prove ginniche !!!!!!!! ) , si chiarisce altresì l’altro fenomeno che come il primo era stato ripetutamente denunciato dalla Nostra Associazione nazionale , sulle base delle puntuali segnalazioni pervenute da tutte le nostre sezioni territoriali , relativo alla carenza delle patenti ministeriali e alla difficoltà nelle conversioni .

Anche in questo caso l’interpretazione ad personam inventata in molti comandi in merito alle conversioni delle patenti da Civili e Ministeriali è stata smentita con preciso chiarimento sulle reali modalità da noi sempre sostenute ,che darà una boccata d’ossigeno anche al problema gravissimo della mancanza di patenti nei distaccamenti volontari .

E poi !!!! Si dichiara finalmente senza mezzi termini ciò che abbiamo promesso e ottenuto dall’amministrazione nei termini da noi sempre raccontati a tutte le riunioni ovvero l’istituzione del corso per i Capi Squadra ( figura fondamentale per la composizione della squadra di soccorso e nella gestione dell’intervento ) utilizzando il precedente decreto dell’ultimo corso e le stesse risorse ad esso assegnate e parzialmente inutilizzate !

Fatti, non chiacchiere . Lavoro silenzioso e RISULTATI ( del quale ci attendiamo comunque il felice salto del resto del mucchio che nella realtà si è più curato a diffidare e diffamare anziché costruire , sul carro dei vincitori ) .

“Per i VOLONTARI tra i VOLONTARI “ questo è il motto del 2018 !

Non dimenticandoci mai di mantenere sempre su la testa

Il Presidente Nazionale
Luca Bonello

Stanziamento fondi per i volontari

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A quanto pare la Regione si sostituisce allo Stato proponendo questo stanziamento ai vigili del fuoco volontari , per i mezzi e la formazione . Noi siamo speranzosi perche fin’ora abbiamo visto diverse falle organizzative , sulla formazione , sui mezzi , sui Dispositivi di protezione per rendere sicuri i nostri interventi generati dalla mancanza di fondi destinati al Corpo dei vigili del fuoco ed ai loro Volontari . Anche se tutto questo non ha benchè minimamente influito sulla grande preparazione professionale di tutto il corpo .

<< Verbus Probam >>

Articolo del Giornale di Vicenza 8 febbraio 2018 Dall’inviata a Venezia

Per i volontari vigili del fuoco del Veneto la regione ha stanziato 190 mila euro per quest’anno . Lo ha stabilito ieri il Consiglio approvando all’unanimità il provvedimento proposto da Silvia Rizzotto capogruppo della Lista Zaia : << Questa legge dà un sostegno agli oltre mille volontari che mantengono operativi i 38 distaccamenti dei Vigili del Fuoco a tutela della difesa del territorio . Un’ azione che merita l’attenzione della Regione anche se l’intervento è sostitutivo , perchè  dovrebbe occuparsene lo Stato >> . Lo stanziamento prevede 150 mila euro per l’acquisto di mezzi e 40 mila euro per la formazione . L’assessore regionale della protezione civile Gianpaolo Bottacin , ha sottolineato che a breve verrà sottoscritto un patto tra Ministero e Regione per pianificare gli interventi creando sinergia tra il corpo dei Vigili del fuoco e i volontari .

 

Legge volontari Vigili del fuoco Veneto

NUOVA LEGGE DEDICATA AI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI. L’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE: “SOSTENIAMO, SUPPLENDO ALLO STATO, UN CORPO CHE MERITA AMPIO RICONOSCIMENTO”

Comunicato stampa N° 145 del 07/02/2018
(AVN) – Venezia, 7 febbraio 2018

Nella seduta odierna il Consiglio regionale ha approvato una nuova legge a sostegno del personale e dei distaccamenti volontari veneti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. “Avendoli visti spesso all’opera e incontrati anche di recente, posso affermare che quella dei Vigili del Fuoco Volontari, grazie alla profonda conoscenza e al legame col territorio, è una realtà in grado dì garantire in caso dì emergenza risposte rapidissime”, sottolinea l’assessore regionale alla Protezione Civile.

“In quest’occasione peraltro – aggiunge – voglio ringraziare innanzitutto i primi firmatari del progetto che è stato oggi trasformato in legge, per aver colto la sensibilità di un corpo che merita ampio riconoscimento. Stiamo parlando di parecchie centinaia di volontari sparsi su tutto il Veneto e organizzati in una trentina di distaccamenti, di cui la parte preponderante in provincia di Belluno in cui sono attivi ben ventitré distaccamenti e oltre trecento volontari”.

All’interno della legge si prevede che ora la Giunta regionale istituisca l’elenco regionale delle Associazioni dei Volontari dei Vigili del Fuoco, e altresì che, per migliorare le condizioni operative dei distaccamenti, volontari predisponga appositi bandi atti a finanziare l’acquisizione di mezzi e dotazioni tecniche indispensabili per il corretto svolgimento delle mansioni loro attribuite, che saranno riservati alle associazioni iscritte all’albo.

“In territori come Belluno – fa presente l’assessore – rappresentano un valore aggiunto fondamentale, senza i quali i vigili permanenti non potrebbero coprire tempestivamente il territorio come invece riescono a fare grazie al supporto dei volontari. Un intervento che si manifesta non solo nelle pratiche di spegnimento incendio, ma altresì in moltissime altre situazioni di difficoltà tipiche soprattutto della montagna, dove le distanze sono più difficili da ricoprire in tempi rapidi o dove le strade sono ricoperte di neve. Un ruolo estremamente prezioso all’interno di un sistema di protezione civile che in Veneto rappresenta l’assoluta eccellenza”.

“Ancora una volta– prosegue – ci troviamo peraltro a sostituire uno Stato che in ogni campo crea figli e figliastri. Nel riconoscere oggi questo aiuto ai vigili del fuoco volontari perciò sottolineiamo l’assoluta necessità che il governo nazionale che verrà da subito riconosca un rapporto paritetico tra il ruolo dei vigili del fuoco e quello delle altre associazioni di protezione civile, che in Veneto sono oltre 16.000, ma anche che vengano cancellate le sperequazioni esistenti tra territori: non è infatti più accettabile, per fare un esempio, che lo Stato investa 22 euro pro capite per il soccorso civile in Veneto e 157 euro in Umbria”.

“Proprio con questo scopo – conclude l’assessore – con il comando interregionale dei Vigili del Fuoco per quanto riguarda il Veneto abbiamo anche sottoscritto una specifica convenzione con cui nella gestione delle emergenze periferiche si definiscono precisi ruoli e competenze tra protezione civile e vigili”.