Bassano, anziana salvata dal fumo di un incendio

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Bassano del Grappa  8 ottobre 2018 – Attimi di paura questa mattina a Bassano, in via Aretusa, dove è scoppiato un incendio nei locali di una tipografia. Le fiamme sono divampate intorno alle 7.30, piuttosto presto dunque, ed hanno messo in serio pericolo una anziana signora che stava ancora dormendo nella sua casa, che si trova nello stesso edificio, al piano di sopra, e che è stato ben presto invaso dal fumo. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco, che sono riusciti appena in tempo a salvare la donna, un pensionata di 83 anni.

I pompieri sono accorsi da Bassano, e successivamente anche da Vicenza, con tre squadre. Hanno raggiunto l’anziana, non senza difficoltà, e dopo averle fatto indossare un cappuccio a sovrapressione, perché respirasse aria pulita, l’hanno fatta scendere per la scala a pioli in dotazione ai vigili del fuoco.

Altri operatori nel frattempo hanno spento l’incendio nei locali della tipografia, che era divampato probabilmente per cause elettriche, partendo dal piano terra dello stabile. L’anziana è stata presa in cura dal personale del suem 118 per essere portata in ospedale. Sul posto il personale del commissariato di polizia, oltre agli agenti della polizia locale. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa tre ore.

I mezzi dei Pompieri “pochi e non adeguati”

VICENZA  27 settembre 2018- La Federazione nazionale sicurezza della Cisl denuncia una «situazione insostenibile per quanto riguarda il parco mezzi in dotazione ai vigili del fuoco del comando di Vicenza». Paolo Zanarella, segretario provinciale di Fns Cisl, afferma: «Per la città e i comuni limitrofi in caso di incendio vi è una sola autopompa per il primo intervento, affiancata da altri due mezzi più piccoli, che però non hanno le stesse caratteristiche e sono idonei solo a svolgere interventi di altro tipo. Non solo, ma si tratta di un mezzo con molti anni di servizio, che si rompe spesso, e quando questo accade non abbiamo alcun veicolo di riserva, dobbiamo chiederlo in prestito ai volontari». Per Zanarella è «una situazione che si trascina da tempo e che è tornata di attualità in questi giorni, quando l’unica autopompa utilizzata si è guastata: da allora i vigili del fuoco usano un mezzo messo a disposizione dai volontari di Thiene, con oltre 20 di servizio». Il segretario di Fns Cisl prosegue: «Se malauguratamente dovessero scoppiare due incendi in due punti diversi della città, per il secondo intervento dovremmo necessariamente chiedere l’arrivo di un mezzo dagli altri distaccamenti: considerando che sono ad Arzignano, Bassano, Lonigo, Schio e Asiago, è facile comprendere cosa possa significare in termini di tempo di intervento». Zanarella, infine, sottolinea che c’è anche il problema relativo alla carenza di organico e si auspica che entrambe le questioni possano essere risolte in tempi rapidi. La risposta del comandante provinciale Mauro Luongo arriva a stretto giro di posta: «La situazione del parco mezzi è quella descritta, ma garantiamo comunque il soccorso con quello che abbiamo a disposizione. Se ci sono due incendi in città, intervengono sempre anche i distaccamenti. Quello del pompiere è un lavoro di sinergia. L’età media dei veicoli è abbastanza elevata, ma abbiamo sempre uno-due mezzi di scorta che ci consentono di sopperire a quelli in officina, proprio come stiamo facendo ora». Luongo puntualizza che può succedere «di recuperare mezzi dai comandi limitrofi o dai volontari», ma che questi ultimi «non rimangono comunque sprovvisti». E annuncia che entro fine anno l’amministrazione centrale metterà a disposizione del comando un’autopompa-serbatoio e un mezzo per l’antincendio boschivo nuovi di zecca. Infine, per quanto riguarda la carenza dell’organico, Luongo fa sapere di aver già «parlato tre mesi fa della situazione con il ministero» per far presente il problema e cercare di risolverlo.

Allerta Gialla e Monitoraggio Rotolon

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2-9-18 Recoaro Terme

Intanto la Ragione aggiorna le previsioni meteo: il tempo sarà instabile fino a domattina alle 8, con nuovi fenomeni temporaleschi sul territorio regionale. in particolare in prossimità dei rilievi e sulla pianura meridionale, con precipitazioni da locali a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, in diradamento dalla serata. Non sono esclusi fenomeni localmente intensi, con raffiche di vento e forti grandinate.

Il Centro decentrato della Protezione civile del Veneto ha dichiarato quindi lo stato di attenzione (allerta ‘gialla’) per possibili fenomeni di criticità idraulica in tutta la rete idrica e possibili frane e smottamenti nei bacini idrografici dell’Alto Brenta Bacchiglione e Alpone e del Basso Brenta-Bacchiglione;  fenomeni di allagamenti e di eventi franosi si possono verificare anche nella rete idrografica minore dei bacini  del Piave pedemontano, Adige Garda e Monti Lessini, Po Fissero Tartaro CanalBianco e Basso Adige, Basso Sile e bacino scolante in laguna, Livenza, Lemene e Tagliamento.

Inoltre i deflussi provenienti da monte stanno incrementando i livello idrometrici del fiume Bacchiglione e del bacino del Gorzone. Pe lunedì 3 settembre sono possibili ancora locali piovaschi e rovesci, più probabili nelle ore centrali e pomeridiane della giornata, con miglioramento in serata.

È ancora instabile il tempo in Veneto, dopo le forti precipitazioni di ieri e della notte. Dal pomeriggio fino alle 8 di domani le previsioni meteorologiche indicano la persistenza di fenomeni temporaleschi sul territorio regionale, in particolare in prossimità dei rilievi e sulla pianura meridionale, con precipitazioni da locali a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, in diradamento dalla serata. Non sono esclusi fenomeni localmente intensi, con raffiche di vento e forti grandinate.

Il Centro decentrato della Protezione civile regionale ha dichiarato lo stato di attenzione (allerta “gialla”) per possibili fenomeni di criticità idraulica in tutta la rete idrica e possibili frane e smottamenti nei bacini idrografici dell’Alto Brenta Bacchiglione e Alpone e del Basso Brenta-Bacchiglione. Allagamenti e frane si possono verificare anche nella rete idrografica minore dei bacini del Piave pedemontano, Adige Garda e Monti Lessini, Po Fissero Tartaro Canal Bianco e Basso Adige, Basso Sile e bacino scolante in laguna, Livenza, Lemene e Tagliamento. Superato il valore soglia delle precipitazioni che determina la possibilità di innesco della frana del Rotolon, nel comune di Recoarooggetto di specifico monitoraggio strumentale. I deflussi da monte stanno incrementando i livelli del fiume Bacchiglione e del bacino del Gorzone.

Per domani sono possibili ancora locali piovaschi e rovesci, più probabili nelle ore centrali e pomeridiane della giornata, con miglioramento in serata.

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Viadotto Genova sempre presenti

Sempre in prima linea , non ci sono giorni festivi , domando le fiamme e donando il cuore . Nelle tragedie sono sempre presenti , sono ancora lì per dare speranza , nella ricerca di persone ancora vive in questa grande tragedia , con coraggio e passione ,mettendo a rischio la propria incolumità per quella speranza di trovare ancora qualcuno vivo, non chiamateli eroi , loro non sarebbero d’accordo , chiamateli semplicemente

VIGILI DEL FUOCO

Rogo alla Pieve di Chiampo

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Chiampo 7 agosto 2018

Sono proseguite per l’intera notte le operazioni di spegnimento dell’incendio alla chiesa del Beato Claudio. La colonna di fumo ha continuato ininterrotta ad alzarsi in cielo anche nella giornata di ieri, tanto che nel pomeriggio i vigili del fuoco hanno deciso di scoperchiare l’edificio, utilizzando una gru, per accelerare le operazioni. L’incendio è ancora in corso ma è ormai verso l’esaurimento.

Intanto alle preoccupazioni sul destino della chiesa, si sono aggiunte quelle per l’aria, visti il denso fumo e l’odore acre, arrivato anche in alcune zone dei comuni limitrofi. Il sindaco Matteo Macilotti sin da ieri mattina ha invitato tutti a «tenere chiuse le finestre quanto possibile, evitare attività sportiva all’aperto e per un raggio di 2 chilometri consumare la frutta e la verdura dell’orto solo dopo averla lavata benissimo». Le analisi dell’Arpav hanno rilevato “un’alterazione della qualità dell’aria con presenza delle sostanze tipiche di un incendio come benzene, stirene, toluene in concentrazioni apprezzabili ma non molto elevate. Non è stata invece rilevata presenza, neanche in quantità minima, di sostanze contenenti cloro, potenziali precursori nella formazione di diossine”.

Martedì 7 agosto

Continua a bruciare la copertura della nuova chiesa della Pieve, studiata per una capienza di quasi 1500 persone e intitolata a Beato Claudio e continua, incessante, il lavoro dei vigili del fuoco. I danni secondo una prima stima potrebbero raggiungere il milione di euro.  Le operazioni dei vigili del fuoco proseguiranno fino al completo spegnimento e rimozione di tutta la copertura.

Il rogo è scoppiato durante lavori di manutenzione che prevedevano la sistemazione di una guaina. Le fiamme hanno trovato presa facile, dal momento che sotto la copertura in rame, per conferire la caratteristica forma a conchiglia della chiesa dei frati, è presente una struttura in legno, che ha progressivamente alimentato l’incendio.

La zona del santuario è ancora avvolta da un denso fumo nero, visibile anche a qualche chilometro di distanza. Rimane valida la raccomandazione del Comune di Chiampo di non uscire, se non necessario, e di tenere porte e finestre chiuse, proprio per evitare di respirare quanto si sta disperdendo nell’aria. L’avviso è stato diramato anche ad Arzignano.

Lunedì 6 agosto

Violento incendio in corso alla nuova chiesa dei frati di Chiampo, intitolata a Beato Claudio. Le fiamme sono divampate poco prima delle 11 e stanno avanzando, divorando la copertura. Sul posto cinque squadre dei vigili del fuoco da Arzignano, Lonigo, Vicenza e Verona con ventidue uomini, tre autopompe serbatoio, due autobotti, un’autoscala, oltre a carabinieri e polizia locale. Presenti anche il sindaco Matteo Macilotti e l’assessore Filippo Negro, che con megafono ha allertato i residenti della zona, invitandoli a chiudere porte e finestre per la presenza di molto fumo, che ha invaso l’intera area circostante.

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Lusiana , auto finisce fuoristrada

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LUSIANA. 6 agosto 2018

 Un uomo di 39 anni morto e la donna che era con lui ferita e capace di liberarsi dall’auto distrutta solo dopo diverse ore: è il bilancio di un incidente stradale avvenuto nella notte sull’Altopiano di Asiago, lungo la provinciale 69, tra i comuni di Conco e Lusiana, in località Vitarolo.

A perdere la vita Lorenzo Rampin, 39 anni, originario di Crespano del Grappa (Treviso). L’uomo era fratello di Annalisa Rampin, sindaco della cittadina trevigiana, che è stata avvisata all’alba della tragedia.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della locale stazione, alla guida dell’auto, una Mercedes Classe A, c’era un’amica dell’uomo, una 37enne residente a Lusiana, nella cui casa la coppia era diretta. L’auto, per cause in corso di accertamento, è uscita di strada, ha sfondato il guardrail e ha finito la propria corsa in mezzo al bosco, dopo un volo di una decina di metri. Per il 39enne non c’è stato nulla da fare, mentre la donna, ferita, è riuscita a uscire dal mezzo incidentato soltanto verso le 5. È salita lungo il pendio e ha fermato un automobilista di passaggio che ha allertato i soccorsi. I vigili del fuoco e l’ambulanza da Asiago sono arrivati sul posto all’alba. La 37enne è stata trasportata in ospedale, le sue condizioni non sono gravi. L’autovettura è stata posta sotto sequestro e sul fatto la Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo.

Gerardo Rigoni
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Scoppia incendio in un fienile

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ROANA 6 agosto 2018

 Paura questa mattina per un incendio divampato in un’azienda agricola: 1500 rotoballe di fieno sono andate distrutte nel rogo del fienile dell’azienda agricola Bianchi di Tresché Conca.

Bruciati anche mezzi agricoli: da una prima stima i danni ammontano ad almeno 100 mila euro. Sul posto vigili del fuoco di Schio, Vicenza e Thiene. Sembra che all’origine ci sia l’autocombustione di una rotoballa.

G.R.
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Esplode cisterna Crolla ponte A14 Un morto, 145 feriti

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BOLOGNA 7 agosto 2018

ore 13.15 È di 145 feriti il bilancio definitivo dell’incidente avvenuto ieri a Bologna, sul raccordo autostradale a Borgo Panigale, secondo i dati resi noti dall’Azienda Usl di Bologna. Di questi quattro sono gravi, ricoverati ai centri grandi ustionati di Cesena e Parma, ma nessuno di loro è in pericolo di vita. All’Ospedale Maggiore di Bologna sono ricoverate 18 persone, tutti in condizioni lievi. Nell’incidente di ieri è morta una persona, Andrea Anzolin, 42 anni di Agugliaro (Vicenza), l’autista dell’autocisterna che ha tamponato il tir che lo precedeva, provocando l’esplosione.

ore 10 È stato riaperto alle 9.25 il raccordo di Casalecchiodove ieri è parzialmente crollato un ponte dell’autostrada. I tecnici di Autostrade per l’Italia, dopo verifiche proseguite per tutta la notte, hanno confermato la transitabilità del tratto nella carreggiata opposta a quella crollata. È stato predisposto uno scambio di carreggiata, che consente agli utenti provenienti da Firenze di raggiungere la A14 tramite una corsia in deviazione sulla carreggiata opposta. Riaperto anche il tratto di tangenziale compreso tra gli svincoli 2 e 3 in direzione dell’A1. Il tratto, invece, rimane chiuso in direzione A14. La deviazione non riguarda coloro che dalla A1, provenendo da Milano, sono diretti verso la A14 e viceversa, il cui percorso resta inalterato.

Lunedi 6 agosto 2018

ore 15 Camion in fiamme, esplosioni a catena: almeno 20 feriti.Sono almeno una ventina i feriti dell’incendio, seguito all’incidente stradale, avvenuto sulla via Emilia a Borgo Panigale. Lo spegnimento delle fiamme è reso difficile dall’elevatissimo calore che rende difficile avvicinarsi. Sarebbero alcune decine anche le auto esplose. Alcuni feriti sono stati colpiti dai detriti. Sono scoppiati i vetri anche di alcune case vicine.

Secondo le prime informazione l’incidente avvenuto in tangenziale avrebbe coinvolto un camion che trasportava sostanze infiammabili e alcune auto. Numerose auto di alcune concessionarie vicine hanno preso fuoco e sono esplose.

È parzialmente crollato il ponte dell’autostrada, del raccordo di Casalecchio A1-A14, che sovrasta la via Emilia a Borgo Panigale. Il raccordo è chiuso in entrambe le direzioni. Chiuso anche il tratto sulla tangenziale di Bologna, tra Bologna Casalecchio e lo svincolo 3 Ramo Verde in entrambe le direzioni. All’interno del tratto chiuso la circolazione è bloccata. Chiusure sono state predisposte anche sulla viabilità cittadina.

ore 16 Un morto e 55 feriti.È di un morto e 55 feriti al momento il bilancio dell’incendio avvenuto sul ponte dell’Autostrada sul raccordo di Casalecchio. Delle persone soccorse dal 118 almeno 14 sono gravi. La maggior parte dei feriti è stata trasportata al vicino Ospedale Maggiore.

L’esplosione dell’automezzo andato in fiamme sul raccordo tra la A1 e la A14 all’altezza di Borgo Panigale ha determinato lo squarcio e il crollo di una porzione della sede autostradale sul ponte che sovrasta la via Emilia. Intorno all’area dell’esplosione sono andati in fumo tutti i supporti di legno che costeggiano il ponte e fungono anche da barriere fonoassorbenti oltre che da strutture di protezione.

La deflagrazione ha fatto andare in frantumi le vetrate di una concessionaria auto Peugeot e Citroen e ha investito diversi mezzi parcheggiati di fronte alla struttura che sono state danneggiate. La deflagrazione ha fatto tremare le vetrate anche di diversi appartamenti e diverse case della zona alcune andate in frantumi. Diversi sono gli infissi divelti dei caseggiati che si affacciano proprio sulla Via Emilia.

ore 16.20 Almeno due vittime accertate.Sono almeno due le vittime accertate dell’incidente che ha provocato un incendio a Bologna, in autostrada. I feriti sono oltre 60, due dei quali trasportati ai centri grandi ustionati di Parma e Cesena. Fra i feriti anche 11 carabinieri e due poliziotti della stradale, che stavano dirigendo il traffico dopo un precedente incidente stradale.

ore 18 L’autocisterna ha tamponato il camion. È stata l’autocisterna a tamponare il mezzo che lo precedeva a provocare l’incendio che ha provocato la violenta esplosione in A14 a Borgo Panigale. Lo si evince dal video dell’incidente diffuso dalla polizia stradale

L’autista dell’autocisterna non si è probabilmente accorto che si stava formando una coda dovuta al traffico intenso ed ha centrato in pieno il camion che lo precedeva. I due mezzi si sono immediatamente incendiati e sono esplosi dopo qualche minuto. Molti dei mezzi che seguivano e quelli che viaggiavano sulla tangenziale, che è al fianco della tangenziale, si sono immediatamente fermati al momento dell’incendio e si sono tenuti a distanza di sicurezza.

ore 19.40 Arrivati anche i vigili del fuoco dal Veneto.Due sezioni operative della colonna mobile dei vigili del fuoco del Veneto sono state inviate in supporto per l’esplosione dell’auto cisterna sulla tangenziale a Bologna, sul ponte del raccordo Casalecchio A1-A14. Le due sezioni composte da 9 persone quella di Treviso e 10 quella di Venezia sono partite alle 15.30, e stanno già operando sul teatro del cratere. Inviati anche due nuclei cinofili uno da Padova l’altro da Belluno.

ore 20.10 Una vittima accertata: si cerca ancora.È una la vittima accertata nell’incendio provocato dall’incidente stradale avvenuto in A14 a Borgo Panigale, a Bologna. Lo comunica la Prefettura di Bologna. La seconda vittima era stata comunicata nelle ore successive all’incidente al Centro coordinamento soccorsi gestito dalla Prefettura per un equivoco probabilmente causato dalla difficoltà di riconoscere i resti. Le ricerche, a quanto si apprende, non sono ancora concluse. I feriti sarebbero al momento 68.

ore 22 Concluse le ricerche, no altri coinvolti.Non ci sono altre persone coinvolte nell’esplosione dell’autocisterna a Bologna. Lo hanno accertato le squadre Usar dei vigili del fuoco che hanno completato le ricerche nell’area del viadotto distrutto dall’esplosione. Proseguono invece le verifiche sugli edifici attorno alla zona dell’incidente, anche se al momento non sono emerse particolari criticità.

ore 23 Vicentina l’unica vittima.È stata identificata l’unica vittima dell’incendio, seguito all’incidente stradale che ha provocato il crollo di un ponte dell’autostrada A14 a Borgo Panigale. Si tratta di Andrea Anzolin, 42 anni, vicentinoche lavorava per un’impresa di commercio e distribuzione di carburante, la “Loro” con sede a Lonigo. Era un autista esperto, che da molti anni guidava mezzi che trasportano materiale infiammabile.

 

Ribaltamento Autobotte

 

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Riflessioni

Su questo articolo abbiamo letto di tutto , e chiaro che la manovra fatta dai VOLONTARI non è stata corretta , ma ricordo che la patente di secondo grado che non consente di usare le sirene e stata data da chi di dovere , e risulta quindi corretto . Loro hanno pagato a caro prezzo la loro inesperienza , sia ben chiaro che non sono vigili del fuoco PERMANENTI , magari lo vorrebbero anche essere , ma non lo potranno mai essere , così si accontentano di fare questa missione di aiutare gli altri , tutti hanno un’altro lavoro fuori da quelle quattro mura di caserme , o di APS , fanno sacrifici per poter mantenere aperto il distaccamento di appartenenza , ma purtroppo per loro , non potranno mai diventare PERMANENTI , rimarranno sempre dei piccoli VOLONTARI ,chiamati al momento di estremo bisogno , quando l’acqua per dire arriva alla gola , non serve accanirsi su di loro , non succede solo a loro , succede anche ai PERMANENTI , a chi lo fa di professione .

Voglio ricordare inoltre che i VOLONTARI che guidavano il mezzo sono del Distaccamento di Pieve Emanuele quello che perse, nel mese di aprile del 2018, il suo volontario Pinuccio La Vigna , 49 anni, morto mentre spegneva coi colleghi un incendio scoppiato nella fabbrica di detersivi industriali Rykem a San Donato Milanese.

Un altra tragedia sul lavoro

Ma anche lui era un VOLONTARIO che credeva nel proprio operato , come ci crede un PERMANENTE .

Cronistoria

Esercitazione a Melegnano, si ribalta autobotte pompieri. (credit foto video Bennati)

Esercitazione a Melegnano, si ribalta autobotte pompieri

MELEGNANO 1 luglio 2018

Per fortuna i due volontari dei vigili del fuoco del distaccamento di Pieve Emanuele sono usciti solo con qualche botta e tanto spavento: le condizioni non sono gravi. La loro autobotte si è ribaltata, durante un’esercitazione domenica pomeriggio alla caserma di Melegnano per i 10 anni del distaccamento .

L’incidente durante una simulazione

I vigili del fuoco stavano simulando un intervento su un incendio, come spesso fanno per far vedere a chi non conosce il duro lavoro dei pompierile le manovre e le procedure. Sotto gli occhi del pubblico presente per le celebrazioni del primo anno della caserma di Melegnano, i vigili del fuoco di Pieve a bordo dell’autobotte hanno curvato per raggiungere il punto del finto rogo e il mezzo si è ribaltato.

Tutto bene per i due volontari

Ancora oscure le cause dell’incidente: forse una manovra sbagliata o un malfunzionamento del grosso mezzo. Per fortuna, sul posto c’era anche il personale del 118 che partecipava alla manifestazione e si è precipitato per controllare le condizioni dei vigili del fuoco.