
VICENZA – Dal tardo pomeriggio i vigili del fuoco stanno operando a Vicenza in zona Settecà e Torri di Quartesolo per l’esondazione della roggia Caveggiara: oltre 20 persone portate in salvo. In alcuni punti l’acqua ha raggiunto oltre un metro allagando i piani bassi delle abitazioni. Le squadre intervenute da Vicenza, Verona e Rovigo con oltre 30 operatori tra cui gli operatori SAF (Speleo Alpino Fluviali) stanno ora operando per portare fuori dalle abitazioni tutte le persone che si trovano in sicurezza nei piani alti. Le operazioni di soccorso vengono coordinate dal comandante dei vigili del fuoco Giuseppe Costa, che si trova sul posto delle operazioni.
Prosegue il monitoraggio della situazione del maltempo in città da parte del Coc a Vicenza. Al momento quattro strade sono chiuse alla circolazione, con transito consentito ai soli residenti in base all’evolversi della situazione, al fine di consentire l’esecuzione degli interventi in supporto alla cittadinanza da parte della protezione civile. Si tratta di strada di Settecà, dall’incrocio con Strada Padana Superiore verso Padova all’incrocio con via Falcone e Borsellino; strada dei Ponti di Debba, strada delle Caperse e via Cipro. Si raccomanda di limitare gli spostamenti nel quadrante est della città.Questo dopo una notte di allerta quella appena trascorsa a Vicenza, a causa dell’ingrossamento del fiume Bacchiglione che poco prima della mezzanotte ha superato il livello di guardia dei 4 metri e mezzo, arrivando a 4.65. Il passaggio della piena è preannunciato nelle prossime ore. Gli abitanti di Vicenza iscritti al servizio di allerta meteo comunale hanno ricevuto un sms che li invita «In via precauzionale a spostare dagli interrati/cantine delle zone a rischio allagamenti i veicoli e altri beni».
Alle ore 4 il Bacchiglione a Ponte degli Angeli ha raggiunto quota metri 5,23 in centro a Vicenza. Il livello del fiume potrebbe restare elevato per alcune ore, ma, grazie all’apertura del bacino di laminazione di Caldogno e le attuali previsioni meteo, sembra escludersi un ulteriore innalzamento. Sindaco e assessori hanno effettuato personalmente sopralluoghi sul territorio insieme con i tecnici comunali. La protezione civile, i Vigili del fuoco e Viacqua sono intervenuti per un allagamento nel piano interrato del Teatro Olimpico, dove sono presenti solo i vani tecnici e i servizi igienici. Al momento non sono state rilevate situazioni di criticità particolari ma, in via precauzionale, sono state installate le idrovore a Ponte degli Angeli, allo stadio e dietro al Tribunale nuovo. Come previsto dal piano comunale di emergenza, sono stati posizionati i sacchi di sabbia nei punti di distribuzione stabiliti.
L’apertura del bacino di Caldogno
L’apertura, per la prima volta dalla sua realizzazione, del bacino di laminazione di Caldogno ha scongiurato un nuovo rischio alluvione per la città di Vicenza, com’era avvenuto invece nel 2010, quando finirono sott’acqua gran parte della provincia e anche molti comuni del Padovano. Il bacino di Caldogno è una delle più grandi opere idrauliche realizzate in Italia, completato nel 2016 e sinora non era stato utilizzato. Ieri sera il Bacchiglione, che attraversa il centro della città del Palladio, aveva superato a mezzanotte a Ponte degli Angeli il livello di guardia di 4 metri e mezzo salendo poi velocemente fino a 5 metri e 25. Nella nella notte i tecnici hanno proceduto con l’apertura del bacino che ha poi favorito un graduale abbassamento del livello del Bacchiglione.. Stamane così il pluviometro di ponte degli Angeli, è sceso sotto il livello di guardia.
Previsioni
Il meteo prevede che anche nelle prossime ore continuerà a nevicare in maniera copiosa sopra i 1000-1500 metri, mentre sotto i 1000-1500 metri si prevedono piogge intense per tutta la giornata di oggi. Questo significa che essendo caduti già più di 300 mm di pioggia il rischio idraulico e geologico è concreto in varie zone del Veneto, nello specifico in Provincia di Belluno, nella parte alta della provincia di Treviso, nel Veneto Orientale e nell’alta provincia di Vicenza.







Bassano del Grappa 4 agosto 2020 L’immagine simbolo del maltempo che martedì mattina ha devastato l’intera pedemontana bassanese, si riassume in una foto: quella che ritrae Paolo Mocellin, pensionato di Solagna, pronto a sfidare la furia dell’acqua, per tentare in tutti i modi di salvare il suo cane, rimasto incastrato all’interno di un’auto. Da quella stessa auto era sceso solo pochi istanti prima che un fiume di pioggia e fango la sommergesse. Paolo Mocellin stava raggiungendo il centro del paese, tempo di prendere l’ombrello e l’acqua era già arrivata ai finestrini della sua auto. Paolo Mocellin ha provato in tutti i modi a raggiungere i sedili posteriori e portare in salvo il suo cane, il compagno di una vita, ma ha dovuto suo malgrado desistere. Troppo rischioso: il pensionato ha dovuto pensare solo a mettersi in salvo. E’ stato lui, bagnato fradicio a lanciare l’allarme in paese. A piedi, ha raggiunto il Municipio dove il sindaco, Stefano Bertoncello, stava ancora facendo la conta dei danni provocati dal maltempo nel corso della notte, quando i primi scantinati erano giù stati invasi dalla pioggia. Purtroppo per il suo cane non c’è stato nulla da fare.dall’area collinare in cui risiede, quando è stato sorpreso da un’improvvisa quanto violenta grandinata. Per lui, che conosce bene la zona, è stato facile pensare di proteggersi sotto a quel cavalcavia. Pochi minuti, avrà pensato, il tempo che smetta di venire giù così forte e poi riparto. Invece sono bastati solo istanti perché quella che sembrava una copiosa grandinata si trasformasse in una bomba d’acqua e la strada percorsa tante volte si rivelasse, da un momento all’altro, un fiume in piena.
